Cardiologo Sassari

L’elettrocardiogramma (ECG) è uno degli esami eseguiti dal medico chirurgo, specialista in cardiologia, Dott.ssa Antonietta Forteleoni presso il suo studio, a Sassari. Consiste nell’ eseguire una tracciato su una carta millimetrata, utilizzando un’apparecchiatura che si chiama elettrocardiografo, che permette la registrazione dell’ attività elettrica del cuore, mediante il posizionamento di quattro elettrodi sugli arti e sei sul torace. L’elettrocardiogramma, caratterizzato da una serie di onde e tratti, identificati con delle lettere, permette di rappresentare graficamente le fasi di contrazione e rilasciamento delle camere cardiache, atri e ventricoli.  È un esame semplice, sicuro e poco costoso, che permette di rilevare anomalie elettriche, ma anche strutturali del muscolo cardiaco. Viene inoltre utilizzato anche per valutare il corretto funzionamento dei dispositivi impiantabili, che aiutano a regolare l’attività elettrica del cuore come, per esempio, il pacemaker e il defibrillatore.

L’elettrocardiogramma è dunque un’indagine strumentale che permette di rilevare la presenza di anomalie nel funzionamento del cuore, quali:

  • Aritmie cardiache;

  • Ischemie o infarti del miocardio, in atto o pregressi;

  • Pericarditi;

  • Alterazioni strutturali di atri e ventricoli;

  • Effetti di alcuni farmaci e di alterazioni metaboliche sul cuore.

L’aritmia cardiaca è un’alterazione del normale ritmo cardiaco, cosiddetto ritmo sinusale. Il battito cardiaco può essere dunque più veloce del normale (tachicardia) o più lento (bradicardia) oppure essere aritmico (come ad esempio nel caso della fibrillazione atriale). Queste alterazioni del ritmocardiaco possono essere condizioni patologiche più o meno importanti, talvolta tali da compromettere il funzionamento del cuore che può non essere in grado di pompare efficacemente il sangue in aorta, affinché tutti gli organi del corpo ricevano adeguata ossigenazione.

L’infarto del miocardio è una condizione patologica di elevata gravità dovuta a ridotto o mancato flusso di sangue in una zona del muscolo cardiaco a causa di un’ostruzione nelle arterie che vascolarizzano il cuore, con conseguente insufficiente apporto di ossigeno e quindi sofferenza (è il caso dell’ischemia) e successivamente morte è il caso dell’infarto) delle cellule del muscolo cardiaco. Si manifesta con forte dolore toracico, di tipo oppressivo, spesso al centro del petto, che talvolta coinvolge anche al braccio sinistro, spesso associato a sudorazione, nausea e mancanza di respiro. È una patologia che dev’essere trattata nel più breve tempo possibile, perché più si attende, maggiore è la quantità di muscolo che muore. La diagnosi si fa proprio partendo dall’esecuzione di un esame elettrocardiografico. In base all’ elettrocardiogramma un cardiologo è in grado di capire se c’è un infarto in corso e di che tipo di infarto si tratta, per procedere con il trattamento.

Le persone che hanno già avuto problemi cardiaci, come l’infarto, devono eseguire controlli cardiologici regolari e frequenti, avendo un aumentato rischio di nuovi eventi. Inoltre le alterazioni strutturali che permangono a livello del muscolo cardiaco possono favorire l’insorgenza di aritmie o di problemi alle valvole cardiache

Le alterazioni strutturali del muscolo cardiaco che possono essere rilevate con ‘elettrocardiogramma sono le malattie del muscolo cardiaco, come le cardiomiopatie, quali la cardiomiopatia dilatativa, la cardiomiopatia ipertrofica, l’amiloidosi e la malattia di Fabbry, l’ipertrofia ventricolare sinistra conseguente a ipertensione arteriosa o patologie valvolari. Anche gli ingrandimenti degli atri possono essere rilevati con l’elettrocardiogramma.

La pericardite è una infiammazione del pericardico, che è una sorta di involucro inestensibile, costituito da due membrane, foglietti pericardici, che riveste il cuore. I due foglietti sono separati da una minima quantità di liquido che ne evita l’attrito, che in condizioni di infiammazione può diventare molto abbondante e compromettere la funzione cardiaca. Tramite l’elettrocardiogramma è possibile rilevare i segni di un pericardite e impostare un’ adeguata terapia che ne permette la risoluzione.

L’ elettrocardiogramma inoltre permette di rilevare l’effetto che alcuni farmaci hanno sulla conduzione elettrica del cuore. L’ assunzione di particolari terapie può alterare la conduzione dell’impulso elettrico nel cuore oppure avere effetti dannosi sul miocardico. Per tali ragioni visite cardiologiche con elettrocardiogramma sono necessarie quando vengono prescritte determinati farmaci.

L’elettrocardiogramma permette anche di individuare eventuali malfunzionamenti nei sistemi artificiali di controllo del ritmo cardiaco, quali pacemaker e defibrillatori impiantabili, che sono spesso salvavita, ma che essendo elementi alieni al corpo, di tipo meccanico, richiedono manutenzione e verifica frequente per garantirne la funzionalità corretta.

L’elettrocardiogramma non è un esame invasivo e non richiede nessuna particolare preparazione per la sua esecuzione. L’unico inconveniente a cui il medico potrebbe dover far fronte è il petto villoso maschile che riduce l’aderenza degli elettrodi con la pelle, ma tramite l’utilizzo di un apposito gel che facilita la conduzione elettrica, anche questo problema viene facilmente superato.

L’ elettrocardiogramma dunque è un esame semplice, veloce, sicuro, indolore, che permette di evidenziare patologie cardiache precocemente cosi da trattarle efficacemente.

Per eseguire una corretta diagnosi delle patologie cardiache è necessario che l’elettrocardiogramma sia eseguito insieme ad un’accurata valutazione clinica, che il cardiologo deve effettuare visitando e interrogando il paziente, in modo tale da correlare il dato strumentale, quindi il tracciato elettrocardiografico, con una determinata sintomatologia e segni clinici.